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... DI CHI

 

NORME GRAFICHE E GRAMMATICALI IN BREVE PER LA STESURA DELLA TESI

Titolazione
Punteggiatura
Maiuscole/Minuscole
Corsivi/Sottolineature
Virgolette/Apici
Sigle/Abbreviazioni
Rimandi
Note
Citazioni da siti Internet
Bibliografia



  1. TITOLAZIONE
  • Titolazione di una parte di tesi:
    PRIMA PARTE
    LE ORIGINI DELLA VITA (doppia interlineatura prima di cominciare il testo);
  • Titolazione di capitoli:
    PRIMO CAPITOLO
    I PRIMI ESSERI VIVENTI (doppia interlineatura prima di cominciare il testo);
  • Non si usa mai il punto alla fine di titoli di parti, capitoli, paragrafi;
2. PUNTEGGIATURA
  • quando si usano le parentesi, i segni di punteggiatura vanno dopo la chiusura delle parentesi, tranne i punti esclamativi e interrogativi e quando il periodo tra parentesi è di senso compiuto;
  • solo i punti interrogativo ed esclamativo possono precedere la chiusura delle virgolette;
  • si rientra di tre battute soltanto dopo il punto e a capo all'interno del testo; non si rientra mai dopo qualsiasi spaziatura (all'interno di un capitolo, di un paragrafo, dopo un esempio, una figura, una tabella, all'inizio di una citazione in corpo minore, dopo una citazione in corpo minore);
  • le congiunzioni eufoniche "ed" e "ad" si usano soltanto davanti a parole che incominciano con la stessa vocale (es. ed eventualmente; ma e anche);
  • non si apostrofa mai "tal" e "qual" (es: tal altro, qual è);
  • l'accento grave si usa sulle parole: è (verbo essere), cioè, caffè, colibrì, amò, tè (bevanda), piè, lì e là (quando sono avverbi), dà (indicativo presente del verbo dare), sì (affermazione). NB: a sé/a se stesso; perché; né ...né (accento acuto);
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3. MAIUSCOLE/MINUSCOLE
  • in italiano i nomi di popolazioni si scrivono con l'iniziale minuscola, in inglese maiuscola (l'Impero romano, the Roman Empire);
  • le denominazioni proprie di uno stato e dei suoi enti, le denominazioni ufficiali di organi governativi e amministrativi si scrivono con la lettera maiuscola (es. la Repubblica Italiana, il Comune di Napoli, il Governo); si usa l'iniziale minuscola quando non si tratta di denominazioni ufficiali (es. il governo D'Alema, i comuni dell'hinterland);
  • le denominazioni di festività si scrivono con la lettera maiuscola (es. il Primo Maggio, l'Epifania);
  • la denominazioni di periodi, fatti storici, movimenti politico-culturali-religiosi si scrivono con l'iniziale maiuscola (es. il Medioevo, la Seconda Guerra Mondiale, il Romanticismo);
  • i secoli, i decenni, gli anni si scrivono con la lettera maiuscola quando sono legati ad eventi storici (es. l'ottocento, gli anni Venti, il Sessantotto);
  • i termini come "piazza" o "via" si scrivono con l'iniziale minuscola in italiano (es. via Larga, piazza Diaz), ma non in inglese (es. Trafalgar Square);
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4. CORSIVI/SOTTOLINEATURE
  • Si scrivono in corsivo (o si sottolineano) le parole o le frasi che si vogliono enfatizzare;
  • si scrivono in corsivo (o si sottolineano) i titoli di libri, riviste, opere d'arte, brani musicali, film, convegni, seminari (es. Macbeth è un'opera di Shakespeare);
  • si scrivono in corsivo (o si sottolineano) le parole e le frasi straniere o dialettiali di uso non comune (es. cherchez la femme; ma: i film, i festival, il rock, il computer), i termini tecnici e Specialistici;
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5. VIRGOLETTE/APICI Si scrivono tra virgolette:
  • le parole e le frasi citate;
  • i termini che esprimono un concetto particolare (es: il concetto di "rinascita", l'idea di "bello");
  • le parole alle quali ci si riferisce in quanto tali (es. compare due volte la parola "dipinto");
  • le parole usate in senso ironico (es. il parere degli "esperti");
  • le virgolette semplici (apici) si usano solo per le citazioni nelle citazioni;
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6. SIGLE/ABBREVIAZIONI
  • le sigle si scrivono in maiuscolo, omettendo i punti (es. FIAT, ONU, PD8) e non vanno mai divise in fin di riga.
  • non si abbreviano: introduzione, a cura di, prefazione, nota;
  • le abbreviazioni di unità di misura si scrivono senza il punto alla fine (es. kg, Km/sec);
  • abbreviazioni:

articolo/i = art.
avanti Cristo = a.C. (B.C. in inglese)
capitolo/i = cap.
circa = ca.
citato/i = cit.
confronta = Cfr.
dopo Cristo = d.C.(in inglese A.D.)
eccetera = ecc. (sempre preceduto dalla virgola)
Editore = ed.

esempio/i = es./ess.
fascicolo = fasc.
figura/e = fig./figg.
Ibidem = Ibid.
Idem = Id.
illustrazione = ill.
manoscritto/i--ms.
numero/i=n./nri.
opera citata = op.cit. (sempre in corsivo)
pagina/e = p./pp.
paragrafo/i = par.

secolo/i = sec.
appendice/i = app.
seguente/i = sg./sgg.
tabella/e = tab./tabb.
tavola/e = tav./tavv.
tomo/i = t.
traduzione italiana = tr. it.
verso/i = v./vv.
volume/i = vol./voll.
Nota del Traduttore = N.d.T. (in corsivo, preceduto dal punto)
vedi=v.

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7. RIMANDI
  • i rimandi all'interno del testo non devono mai riferirsi a numeri di pagina: si può rinviare alle sezioni di testo, alle illustrazioni., alle tabelle;
  • i rimandi vanno scritti tra parentesi utilizzando le dovute abbreviazioni: (cfr. app.2) (v.cap.3);
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8. NOTE
  • le note si raccolgono alla fine di ogni capitolo o si scrivono a piè di pagina numerandole progressivamente all'interno di ogni capitolo;
  • il richiamo della nota in testo si scrive con un numero tra parentesi; precede la virgola, i due punti, il punto e virgola, il punto e il trattino; segue la parentesi, il punto esclamativo, il punto interrogativo e le virgolette: es: ... un basso livello salariale (2000 lire al giorno) (6). " ... gentiluomini di fatto" (3);
  • si mette il punto alla fine di ogni nota;
  • iniziale nome dell'autore + cognome + Titolo dell'opera [vedi punto 10. e sgg.]+editore+luogo e data di pubblicazione + pagina:
    C. Paglia, Sexual Personae. Art and Decadence from Nefertiti to Emily Dickinson, Vintage Books, New York 1991, p.107.;
  • nel caso si faccia riferimento ad un titolo citato nella nota precedente:
    Ibid., p.56.;
  • nel caso si faccia riferimento a un titolo citato, ma non nella nota precedente (quando dell'autore è citato un solo titolo):
    C. Paglia, op.cit., pp.34-98.;
  • nel caso si faccia riferimento a un titolo citato, ma non nella nota precedente (quando del suo autore sono stati citati più titoli):
    C. Paglia, Sexual Personae, cit., p.2.;
  • nel caso si faccia riferimento a un titolo il cui autore è citato nella nota precedente:
    Id., Sex Art and American Culture, Vintage Books, New York, 1992, p.192.;
  • nel caso si riassuma il pensiero di un autore senza citarlo direttamente:
    Cfr. C.Paglia, Sex, Art and American Culture, Vintage Books, New York, 19§2, p.78.;
  • gli autori devono sempre essere citati in lingua originale e tradotti in nota. Se ci si serve di traduzioni già esistenti le note vanno cosi indicate:
    E Waugh, Il caro estinto, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1973, p.34, tr.it di Maria Stella Ferrari.;
  • capitoli da opere singole:
    Paglia, C., "Spenser and Apollo: The Faerie Queene", in Sexual Personae, Vintage Books, New York 1991, pp.170-193.
  • opere collettive:
    La musica della Milano napoleonica (a cura di G. Salvetti), Guerini e Associati, Milano 1988, voll.3.
  • Articoli da riviste e periodici:
    Lewis, P.E., "The Post-Structuralist Condition", Diacritics, n.12,1, 1982, pp.1-24. Oppure: Castronovo, V., "L'uomo che amo la minoranza", la Repubblica, 23-1-1987;

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9. CITAZIONI DA SITI INTERNET per le citazioni di siti Internet…

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10. BIBLIOGRAFIA Indicazioni metodologiche per la bibliografia:

  • Opere: a) dell'autore preso in esame, in ordine cronologico b) eventuali altri fonti primarie
  • Critica: a) opere metodologiche (volumi e/o articoli) b) opere storiche-letterarie sul periodo c)opere sull'autore (volumi e/o articoli)
  • Altre opere.

    Tutti i testi citati vanno elencati in ordine alfabetico per autore. Quelli di cui non si conosce l'autore vanno poste alla fine dell'elenco con l'indicazione ANONYMOUS;
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